domenica 4 marzo 2012

Fedor Dostoevskij

"E se il malato, del quale stai lavando le ferite, non ti ricompensasse subito con gratitudine ma al contrario cominciasse a darti il tormento con i capricci, senza apprezzare né notare i tuoi caritatevoli servizi, se cominciasse a gridarti contro, a impartirti ordini con villania, persino a lamentarsi di te presso qualche superiore (come spesso accade con i pazienti che soffrono molto), che cosa succederebbe allora? Persevererai nel tuo amore oppure no? E, sapete, io sono pervenuta con orrore a una conclusione: se c’è qualcosa che farebbe raggelare immediatamente il mio amore “attivo” per l’umanità, quella sarebbe l’ingratitudine. Insomma, sono un’operaia per la paga, esigo subito la paga, cioè le lodi e la ricompensa dell’amore per l’amore. Altrimenti non sono capace di amare nessuno!"


1 commento:

  1. È proprio vero..l'uomo può anche essere capace amare,ma in cambio deve averne qlc. è il contrario di qnt dice dante..non è l'essere amato che ti costringe a riamare,ma il non essere amato che ti costringe a disinnamorarti

    RispondiElimina