domenica 16 ottobre 2011

Francesco Petrarca

Se la mia vita da l’aspro tormento
Si può tanto schermire e dagli affanni,
Ch’i’ veggia, per virtù degli ultimi anni,
Donna, de’ be’ vostri occhi il lume spento,

E i cape’ d’oro fin farsi d’argento,
E lassar le ghirlande e i verdi panni,
E ’l viso scolorir che ne’ miei danni
A lamentar mi fa pauroso e lento;

Pur mi darà tanta baldanza Amore,
Ch’i’vi discovrirò, de’ miei martiri
Qua’ sono stati gli anni e i giorni e l’ore.

E se ’l tempo è contrario ai be’ desiri,
Non fia ch’almen non giunga al mio dolore
Alcun soccorso di tardi sospiri.

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