martedì 7 giugno 2011

Francesco Petrarca - Rime VI


Sì traviato è ’l folle mio desio
A seguitar costei che ’n fuga è volta,
E de’ lacci d’Amor leggiera e sciolta
Vola dinanzi al lento correr mio;

Che, quanto richiamando più l’invio
Per la secura strada, men m’ascolta;
Nè mi vale spronarlo o dargli volta,
Ch’Amor per sua natura il fa restio.

E poi che ’l fren per forza a sè raccoglie,
I’ mi rimango in signoria di lui,
Che mal mio grado a morte mi trasporta,

Sol per venire al Lauro onde si coglie
Acerbo frutto, che le piaghe altrui,
Gustando, affligge più, che non conforta.

Petrarca, Rime VI

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